Da settembre 2012, l’Unione Europea ha mandato in pensione le tradizionali lampadine a incandescenza, a causa della loro modesta efficienza energetica (per maggiori informazioni sulla messa al bando delle lampadine a incandescenza clicca qui).
Pertanto, nel corso degli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecnologie in grado di garantire maggiore efficienza energetica. In questo modo le lampadine di nuova generazione contribuiscono a ridurre i consumi e a limitare l’emissione di CO2 nell’atmosfera.
In ambito domestico le lampadine efficienti si dividono in:
Alogene:
tipologia di lampade a filamento. Si caratterizzano per la presenza nel bulbo di gas alogeni che permettono al filamento di tungsteno di raggiungere temperature maggiori, emettendo di fatto più luce, e di durare più a lungo rispetto alla tradizionale lampadina a incandescenza.
Fluorescenti compatte con alimentatore integrato:
tipologia di lampadine a fluorescenza. Si caratterizzano per la presenza di un rivestimento di polveri fluorescenti all’interno del tubo di vetro. Sono spesso indicate come “lampadine a risparmio energetico” poiché, in ambito domestico, furono le prime sorgenti luminose a ridurre i consumi energetici per l’illuminazione.
LED:
tipologia di lampade che utilizzano diodi a emissione luminosa (Lighting Emitting Diode). I LED sono componenti optoelettronici che convertono l’energia elettrica in luce. Tra le tecnologie applicate alle sorgenti luminose è quella di più recente sviluppo.
Guida alle caratteristiche da tenere in considerazione al momento dell’acquisito.
Vademecum per la comprensione delle informazioni riportate sulla confezione.
Informazioni utili per il corretto smaltimento delle lampadine a fine vita.
Nuove lampadine a risparmio energetico: come siamo giunti fino a qui?