Nei Led, acronimo di Light Emitting Diode, la luce è generata dagli elettroni che si muovono all’interno di particolari materiali, caratterizzati da valori di resistività intermedia fra i conduttori e gli isolanti, detti semiconduttori. I diodi ad emissione luminosa sono costituiti da diversi strati di materiale semiconduttore, come ad esempio l’arseniuro di gallio, e sfruttano l’attitudine di questi materiali a diffondere luce a partire dalla ricombinazione di coppie di elettrone-lacuna, processo per cui un elettrone si sposta dalla banda di conduzione alla banda di valenza, liberando energia che nel diodo LED si rivela sotto forma di radiazione visibile.
Molteplici solo le possibili applicazioni dei diodi LED nel campo dell’elettronica, e da qualche anno sono entrati prepotentemente anche nel settore illuminotecnico diventando, in alcuni casi, una seria alternativa alle lampade convenzionali. Illustriamone i vantaggi:
– dimensioni ridotte;
– estrema robustezza;
– bassa dissipazione di calore;
– regolabilità in modo continuo;
– rendimento elevato;
– luce priva di componenti IR e UV;
– alimentazione a bassissima tensione, tra i 3 e i 24 V DC;
– accensione a freddo, anche fino ai -40°C;
– insensibilità a umidità, urti e vibrazioni;
– flessibilità di installazione e intercambiabilità con le lampade tradizionali;
– elevata durata di funzionamento e assenza di costi di manutenzione ( i Led ad alta emissione arrivano tranquillamente a circa 50.000 ore).
Il LED emette una luce praticamente monocromatica in funzione del materiale con il quale è realizzato. Oggi sono disponibili quasi tutti i colori, di certo quelli primari, rosso, blu e verde, che combinati tra di loro riescono a fornire una gamma elevata di colori, poi, ovviamente il colore bianco, che può assumere differenti “colori”, intendiamo con questo indicare la luce “calda” dei 2700 – 2800 °K che risulta molto simile alla classica lampadina al tungsteno, per poi avere i 4000°K di un bianco considerato naturale, sino ad arrivare ai 6400°K e oltre per un bianco considerato “freddo”, con una sfumatura sull’azzurro.
Combinando opportunamente i LED bianchi si possono ottenere gli stessi risultati delle lampade fluorescenti con un indice di resa cromatica Ra superiori a 80 – 85 e un’efficienza luminosa che può arrivare a superare gli 80 lumen/watt, anche 90. Oggi le lampade LED sono presenti sul mercato con tutti gli attacchi, quindi non abbiamo limiti di sorta, se non le dimensioni stesse del corpo luminoso e quindi il vano di alloggiamento della lampadina stessa.
Veniamo ora a illustrare la stretta convenienza economica nell’utilizzo del LED. Partiamo dal ciclo di vita del LED, parliamo di circa 50.000 – 60.000 ore di vita,mentre una lampadina a risparmio energetico potrebbe arrivare a 12.000 – 15.000 ore di vita: quindi già nella sola scelta d’acquisto andremo a risparmiare, con i prezzi attuali, il 65%. Poi per quanto riguarda i consumi, la nota più dolente, il LED consuma 1/8 o 1/10 delle classiche lampadine al tungsteno e alogene, mentre rispetto alle lampadine a risparmio energetico andiamo a risparmiare circa 2/3 !!!!